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Come posso lodarTi, o Signore, per i segni del Tuo possente fulgore e per le meravigliose, dolci fragranze che Mi hai elargito in questa fortezza, talché nei cieli o sulla terra non v’è nulla che possa reggere confronto? Hai vegliato su Me nelle viscere di questo monte dove tutt’intorno sono circondato da montagne: una Mi sovrasta, altre si ergono a dritta e a manca e un’altra M’incombe innanzi. Gloria a Te, non v’è altro Dio all’infuori di Te. Quante rocce ho visto precipitare su Me da questo monte, ma Tu Me ne hai protetto, preservandoMi nel baluardo della Tua Unità divina.

Glorificato e magnificato sei Tu: lode a Te per tutto quello che ami e desideri, e grazie a Te per ciò che hai decretato e preordinato. Da tempo immemorabile hai effuso la Tua tenera misericordia e il processo del Tuo creare è stato sempre ed è incessante. La Tua opera è differente dall’opera d’altri che Te e tra i doni d’altri che Te non ve n’è alcuno che possa eguagliare i Tuoi buoni doni.

Lode a Te, o Mio Diletto, e magnificato sia il Tuo Nome. Dal momento in cui ho messo piede in questa fortezza all’attimo in cui ne sarò partito, Ti vedo insediato sul Tuo trono di gloria e di maestà, inviarMi gl’infiniti pegni del Tuo munifico favore e della Tua grazia. Vedi che la Mia dimora è il cuore dei monti e altro non scorgi nella Mia Persona se non segni di umiliazione e solitudine.

Lodato sia il Tuo Nome; per ogni espressione del Tuo imperscrutabile Decreto Ti rendo grazie e Ti lodo per ogni pegno delle Tue tribolazioni. La prigione, dove hai sopportato Mi gettassero, Tu l’hai trasformata per Me in giardino di Paradiso e ne hai fatto un’aula della corte dell’ami-cizia sempiterna.

Quanti sono i versetti che Mi inviasti! Quante le preghiere che Mi udisti innalzarTi! E le rivelazioni che per Mio tramite traesti all’esi-stenza! E le esperienze che in Me vedesti!

Magnificato sia il Tuo Nome. Gl’infiniti affanni non sono bastati a impedire che Io Ti rendessi grazie né sono valse le Mie mancanze a distoglierMi dall’esaltare le Tue virtù. Gl’infe-deli si erano proposti di trasformare la Mia dimora in una casa di sventura e umiliazione. Ma Tu Mi hai glorificato nel ricordarTi, esaltato nel lodarTi, Ti sei compiaciuto di soccorrerMi mediante le rivelazioni della Tua unicità e Mi hai conferito grande onore mercè i fulgidi splendori della Tua antica eternità. Al fuoco Tu comandi: «Sii leniente balsamo per il Mio Servo» e alla prigione: «Sii seggio d’amorevole pietà per il Mio Servo, quale pegno dalla Mia presenza». Sì, giuro per la Tua gloria, la Mia cella si è rivelata per Me null’altro che il più nobile recesso nel superno reame.

Lodato e glorificato sei Tu. Quante volte Mi colse la sventura e Tu nel Tuo benevolo favore la mitigasti e la allontanasti; e quante sommosse furono sobillate contro di Me per mano della gente, e Tu le placasti con la Tua amorevole misericordia; e quanti Nimrod accesero fuochi onde bruciarMi, e Tu Me ne facesti balsamo; e quante volte gl’infedeli decretarono di umiliarMi, ma Tu ne traesti per Me motivo d’onore ...

In verità, Tu sei la suprema aspirazione di ogni assiduo cercatore e la Mèta del desio di coloro che Ti bramano: sei Colui Che è pronto a rispondere al grido di coloro che riconoscono la Tua unità divina e Colui dinanzi al Quale i codardi sbigottiscono. Sei il Patrono dei bisognosi, il Liberatore dei prigionieri, l’Umiliatore dei tiranni, il Distruttore dei maleoperanti, il Dio di tutti gli uomini, il Signore di tutte le cose create. Tuoi sono i regni della Creazione e della Rivelazione, o Tu Che sei il Signore di tutti i mondi.

O Tu Che a tutto provvedi! Tu Mi basti in ogni angustia che Mi colga e in ogni afflizione che Mi incalzi. Sei il Mio solo Compagno nella solitudine, la Delizia del Mio cuore nell’isola-mento e il Mio Benamato nella Mia prigione e nella Mia Dimora. Non v’è altro Dio che Te!

Non sarà mai messo in distretta colui cui Tu provvedi; né mai perirà chi Tu proteggi; né sarà mai confuso chi Tu assisti; né si ritroverà mai lungi da Te colui cui Tu volgi lo sguardo.

Disponi per noi dunque tutto ciò che è presso Te e perdonaci per ciò che siamo. In verità Tu sei il Signore possente, glorioso, il Signore di tutti i mondi. «Lungi sia la gloria del Tuo Signore, il Signore di ogni possanza, da quanto essi Gli attribuiscono! E la pace sia con i Suoi Apostoli, e lode a Dio, il Signore di tutti i mondi!».

Il Báb

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